lunedì 9 marzo 2015

Game Of Thrones: il gioco dei quattro cantoni

Se vuoi vedere una serie tv in cui non sai bene chi siano i buoni e chi i cattivi e soprattutto, non sai chi verrà sterminato perché, come dice il saggio, in guerra e in amore tutto è lecito, Game of Thrones è quella giusta. 
  Diretta da David Benioff e D.B. Weiss, ma partorita dalla mente di George R.R. Martin, fratello gemello di Cinzia TH Torrini può essere considerata uno spin-off di Elisa di Rivombrosa.





  Game of Thrones ha riscosso moltissimo successo perché la carne al fuoco è davvero tanta ma soprattutto succulenta. Troviamo dagli intrighi di corte, all'omicidio, alle battaglie, agli incesti, alle scene di sesso very hot e -signori e signore- ci sono persino gli zombie! Ma soprattutto c'è davvero tanta ma tanta gente protagonista morta. La giornata tipo  di un attore principale della serie è più o meno questa: si sveglia la mattina convinto di aver avuto il ruolo principale in uno show fantastico ma, quello stesso giorno, lo hanno già fatto fuori, trucidato e ammazzato nel peggiore dei modi!






  Poco male, perché alla fine della storia evidentemente ne rimarrà solo uno, visto che, non a caso, c'è solo il trono di spade da conquistare, non certo il trono di coppe, bastoni o denari.

Trama


In questo mondo fittizio e immaginario, molto simile al nostro Medioevo, regna un'approssimativa pace tra i Sette Regni, ciascuno dei quali ha a capo una famiglia reggente, mentre nella capitale, Approdo del Re, risiede, per l'appunto il re, Robert Baratheon.

Tuttavia a corte c'è davvero molta sensualità incestuosa, poiché la regina, Cercei Lannister, se la spassa col suo fratello gemello, Jamie. I gemelli delle meraviglie hanno anche dei figli, tutti rigorosamente biondi, che verranno spacciati per figli del re in carica, per garantirsi dunque una eredità. I guai cominceranno quando il primo cavaliere verrà misteriosamente assassinato e il re nominerà Eddard Stark, capo del nord, suo sostituto.
  A un certo punto anche il re ubriacone morirà e questo sarà l'inizio della lunga scia di morti che seguiranno, perché tutti in qualche modo si sentiranno in diritto di voler conquistare il trono di spade.


Robert Baratheon

Le casate

Le candidate a diventare Miss Trono di Spade sono:

LANNISTER

Meglio noti come la famiglia Brady, date le fattezze tipiche degli esponenti di quest'affettuosa e parimenti incestuosa famiglia.
Il loro motto è Hear me roar! scritto e interpretato da Katy Perry, e lo stemma è un leone giallo su sfondo rosso, il capitano della squadra Francesco Totti.
 I Lannister sono i protettori dell'Ovest e vantano dei personaggi tutt'altro che normali nel loro albero genealogico.

  Il padre di famiglia, gentile e affettuoso come pochi, Tywin Lannister, dalla proverbiale astuzia e arguzia, è l'unico che non ha capito che i suoi figli gemelli Cercei e Jamie si amano, e non nel senso platonico del termine! Dopotutto se, come dice il vecchio saggio di Castel Granito, non c'è gioia più divina che farsi la cugina, figuriamoci la sorellina!

 Cercei, dal canto suo, tra i suoi hobby, oltre a trastullarsi e gozzovigliare col suo gemello, si diverte molto a complottare ai danni di chiunque, persino ai tuoi danni, se ti incontra per strada, ed è anche nota per i suoi aforismi. Ricordiamo tutti che "Al gioco del trono, o si vince o si muore".

  Jamie è noto come lo sterminatore di re, ma in realtà l'unico che ha sterminato, e nemmeno c'è riuscito troppo bene, è il piccolo Bran di casa Stark solo a causa del suo inconsapevole voyeurismo.



 Tyrion, terzo fratello dell'allegra famigliuola, è l'unico che si salva tra l'ammasso di matti sfornati dai Lannister in generale. Intelligente e astuto inversamente proporzionale alla sua statura, finisce addirittura per uccidere suo padre che, diciamocelo, 'sta volta ha davvero esagerato.

  Dall'incesto tra Cercei e Jamie sono nate tre grandissime cime, tra cui Joffrey è il massimo esponente, visto il suo temperamento carico di buonumore. Figuriamoci che quando muore sono davvero tutti -ma proprio tutti felici- persino sua madre e suo padre che copulano allegramente sulla sua tomba. Ma si sà, i panni sporchi si lavano in casa propria.


STARK

I più buontemponi, quando le casate uscivano nella stessa comitiva, erano di sicuro gli Stark. Il loro motto è "L'inverno sta arrivando", remake della canzone di Righeira, e il loro stemma è un metalupo; proteggono il Nord da zombie, vampiri e fantasmi che se la fanno tutti insieme oltre la Barriera.

   Eddard Stark, capobranco dei lupetti, nonché meteorologo di fama mondiale, non fa altro che informare tutti sull'arrivo dell'inverno, ed è più originale sui servizi del Tg2 sui cambi di stagione. Viene decapitato alla fine della prima serie nonostante tutti noi credevamo che fosse il protagonista della storia. Eh, ma se Sean Benn ha avuto già la sfiga di essere l'unico a morire nel Signore degli Anelli, cosa vi faceva pensare che avrebbe avuto destino migliore al gioco del trono?  



   Robb, primogenito di Eddard, coraggioso e temerario, così tanto promettende è morto trucidato assieme a sua madre Catelyn e sua moglie.

 Bran, rimasto paraplegico a causa di Jamie Lannister, si scopre che, per qualche ignota ragione, può entrare nella testa dei lupi, dei corvi, e di tutti gli animali del creato, quindi sta meglio di prima.

 Sansa, il genio della famiglia, a quanto pare non ne azzecca proprio una e viene sbattuta come gli albumi a neve, da un regno all'altro, da un'alleanza all'altra, tant'è che non sa nemmeno più il suo ruolo nel telfilm.


Darth Sansa

 Arya, la piccola di famiglia, in realtà è l'unica che cerca di vendicare suo padre, stilando una lista delle persone che vorrebbe vedere morte.

Rickon è ancora troppo piccolo perché possa aver combinato qualcosa che arrechi sfiga e/o devastazione alla sua famiglia. Infine Jon Snow, il bastardo e verginello che non ha mai conosciuto una donna in senso biblico, che decide di ritirarsi tra i Guardiani della Notte perché a Grande Inverno c'è la crisi e non si riesce a trovare lavoro nemmeno in pizzeria.


Mi sono divertito una volta.
E' stato orribile.


BARATHEON

I Baratheon hanno come stemma un cervo incoronato nero su sfondo dorato e il loro motto è "Nostra è la furia". Era la casata regnante prima che Re Robert morisse in una battuta di caccia ubriaco fradicio come un peracottaro.

  Eppure era stato un grand'uomo tanti anni prima poiché l'allora re Rahegar Targaryen, gli aveva sottratto la sua promessa sposa, sorella di Eddard. A mio avviso a ragion veduta, avendogli fatto girare le bobine, si sentì in dovere di difendere l'onore della sua bella scatenando una guerra dall'oggi al domani, conquistando quindi il Trono di Spade. Ovviamente i figli di Robert e Cercei, sua moglie, non sono davvero suoi bensì di Jamie come sappiamo, quindi rimangono i suoi due fratelli in lizza per il titolo.




 Stannis, serio e austero all'inizio, diventa un po' toccato col procedere della vicenda, ingravida una veggente testimone di Geova per dare alla luce il figlio del Demonio, ma sta di fatto che tutti si aspettano che lui diventi futuro re.

 Renly, l'altro fratello, dal canto suo, invece di cercare moglie vorrebbe cercar marito, ma poiché ciò non è permesso e la questione lo rende parecchio frustrato, decide di combattere suo fratello Stannis per il trono. Tuttavia viene sgozzato nel cuore della notte dal figlio del Demonio e quindi pace all'anima sua.

TARGARYEN

La casata dei Targaryen era quella che aveva la reggenza prima dell'avvento dei Baratheon e, per questa ragione, i suoi discendenti si sentono fortemente in diritto di riconquistare tutto il territorio, nonostante abitino in culo al mondo.

   Viserys, figlio del cosìdetto Re Folle, ha di certo qualche venerdì di meno, vuoi per una questione genetica, vuoi perché, in fin dei conti, non ci sono molti personaggi normali in questa vicenda. Organizza il matrimonio di sua sorella con un figo della madonna, Khal Drogo al solo scopo di impossessarsi del suo esercito e di usarlo per conquistare i Sette Regni. Per fortuna che Khal Drogo è più anormale di lui e decide di "incoronarlo" con l'oro fuso.



 Daenerys, sorella di Viserys, è in realtà una degli X-men, essendo figlia della Tempesta e perché non si brucia con il fuoco. Dopo un periodo iniziale di esitazione, durante il quale non aveva ben capito chi fosse, decide di vendicare la morte del marito per opera di una strega, giustiziandola, bruciandola viva. Siccome le faceva un po' freddo, si getta tra le fiamme, e, sorpresa sorpresa, non muore bruciata, bensì ne esce rigenerata con tre nuovi amici: i draghi. Con essi, e un copioso esercito racimolato qua e là dunque, decide di mettersi in marcia alla conquista del Trono di Spade. 






 Chi sarà dunque a sedere su questo confortevolissimo Trono fatto di Ferro? Le scommesse sono già partite!


When you play the Game of Thrones, you win or you die.




mercoledì 25 febbraio 2015

Previously on #OnceUponATime

  In vista dell'inizio della seconda metà della quarta stagione di Once Upon a Time facciamo il punto della situazione. Dove eravamo rimasti?





 #1. Elsa e Anna sono ritornate a Arendelle a cantare canzoni e a rimpinzarsi di cioccolato con la renna e Kristoff.



#2. Belle ha finalmente capito che c'è un motivo se il Signore Oscuro si fa chiamare cosi, e non è certo perché gli piace vestirsi di nero o di blu. Gli comanda, tramite il pugnale, di lasciare la città, la quale, essendo investita dalla magia, non può essere ritrovata, una volta andati via.


#3. Anche Robin cuore-scintillante-occhi-da-birbante Hood, ha lasciato la città insieme a Marian e il figlioletto sotto consiglio della Regina Sfigata, che ormai si è rassegnata a diventare la gattara della città.



#4. Tremotino, finito a New York, decide di fare una rimpatriata con una vecchia amica di scorribande, Ursula, e tra una chiacchiera e l'altra gli balena in mente di mettere insieme la vecchia gang composta da Crudelia Demon e Malefica
Tremate, tremate, le streghe son tornate!


#5. In ultimo, e non per importanza, si scopre che lo sceriffo Graham non è morto anzi, in compenso, si è dato al sadomaso. Di qui lo spin-off 50 sfumature di Graham.




martedì 17 febbraio 2015

House of Cards: dinamica di una puntata tipo

   Chi di noi non ha mai sognato di cospirare alle spalle del Presidente degli Stati Uniti d'America? Io personalmente ce l'ho sulla lista delle cose da fare, tra il 
comprare il latte e il lavarmi i denti. 
  Per fortuna che c'è il buon Kevin Spacey a darci tutte le dritte su come fare grazie alla sua personalissima guida interattiva chiamata House of Cards.



  Anche questo serial, come molti altri prima di lui, in italiano è stato malamente tradotto: da Casa di Carte (o al massimo Castello) è diventato Gli intrighi del potere, che onestamente fa molto L'onore e il rispetto. Poco male però perché per lo meno il titolo è molto esplicativo. Per i pochi di voi che non lo sapessero, House of Cards parla, guarda un po', di intrighi di potere alla Casa Bianca.


Trama

Il deputato del Partito Democratico, Franco Sottobosco (Frank Underwood) se l'è menata a morte perché il presidente degli Stati Uniti non gli ha riconosciuto il ruolo di Segretario di Stato dopo che Frank aveva diretto con successo la sua campagna elettorale. Grazie all'aiuto di sua moglie Crudelia Demon e a quello della giornalista Zoe Barnes, la cui baldanza è pari solo a quella di Joey Potter, metterà a segno un ingegnoso piano per vendicarsi e ascendere al potere.


Gli episodi sono assolutamente incalzanti ma sostanzialmente durante una puntata tipo di House of Cards accadono #12 cose.

#1. Un politico a caso fa qualcosa che a Frank non piace o vuole mettergli i bastoni tra le ruote.

#2. Frank guarda la telecamera e parla da solo.

#3. Frank mette a punto un piano per sovrastare il suo rivale.

#4. Frank parla ancora una volta da solo.

#5. Frank passa la notizia a Zoe che la diffonde qua e là.

#6. Zoe e Frank copulano.

#7. La moglie di Frank gli batte il cinque per l'adulterio appena consumatosi.

#9. Frank tira fuori il più sfigato tra i suoi collaboratori e lo fa diventare una bella pedina per il suo matto gioco.

#10. Frank parla di nuovo da solo

#11. Il piano di Frank riesce alla perfezione e colui che l'aveva intralciato si incazza come una bestia con Frank.

#12. Frank se ne frega e ammicca da solo.


   Il rischio che corriamo a seguire in modo troppo appassionato questo serial è proprio quello di improvvisarci cospiratori e ardire complotti ai danni del potere interpretando inquietanti monologhi in cui spieghiamo a un fantomatico pubblico il nostro piano diabolico.
   Il manicomio e le pasticche per la schizofrenia sono tutto ciò che vedo nel nostro futuro.

mercoledì 3 dicembre 2014

ONCE UPON A TIME i was LOST

Capisco che siete le Regine delle Nevi, e per definizione non sudate, però, sono trent'anni che avete lo stesso vestito addosso, un po' dovreste puzzare anche voi, no?


Fatta questa importante premessa, possiamo procedere. Man mano che andavo avanti con le stagioni di Once Upon A Time il mio intuito, pari solo a quello dell'arzilla Angela Lansbury, ha cominciato a notare degli indizi importanti, indizi che, come i tasselli di un puzzle, mi hanno,alla fine, dato il quadro completo.



Le domande che il genere umano ad oggi si pone sono sempre le stesse:

- Chi siamo?
- Da dove veniamo?
- Com'è finito Lost?

   Per le prime due domande le risposte erano piuttosto semplici rispetto all'ultima che da anni ormai tormenta le menti brillanti di giovani e non più giovani ormai. Finalmente oggi trova la risposta tanto bramata: gli abitanti dell'isola si sono trasferiti in pompa magna a Storybrooke!

  C'era una volta un re! diranno subito i miei piccoli lettori... No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un uomo, un po' solo e un po psicopatico, il cui nome faceva tremare il popolo di Nerdalandia al solo sussurrarsi. Se veniva pronunciato ad alta voce per tre volte egli appariva al cospetto di colui che l'aveva invocato, e metteva su una storia così intricata da destare sì interesse, ma allo stesso tempo si prendeva il  bene più prezioso che un uomo possa avere: la vita sociale. Il suo nome era J.J. Abrams. Tuttavia J.J. non era solo, ma aveva dei compagni di scorribande e marachelle, quali Adam Horowits ed Edward Kitsis, i quali lo aiutavano nel tessere le intricate trame. Dopo moltissimi anni i due dovettero procedere per la propria strada seminando terrore nelle vite di coloro i quali si approcciavano all'ascolto delle loro storie. Decisero di crearne una tutta loro e la intitolarono C'era una volta.
  Per fare ciò si affidarono a un cast di personaggi del tutto nuovo e inedito, per portare una ventata di freschezza nel mondo.

Il cast

Lana Parilla


#Lost. E' una degli altri. E' proprio lei che deve sorvegliare la stazione chiamata lo Specchio, in cui si trova il dispositivo che Charlie deve disattivare per annullare le trasmissioni da e per l'isola.


#OnceUponATime. E' la Regina Cattiva, la nemesi di Biancaneve, esattamente quella del "Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?"

Avete capito bene.... specchio!






Emilie de Ravin


#Lost: E' Claire Littleton, quella più depressa di tutti perché ora è incinta, ora perde la memoria, ora vogliono rapire il suo pargoletto.

#OnceUponATime: E' Belle, de La Bella e la Bestia, e la caratteristica di essere una palla al piede è rimasta immutata.





Alan Dale

#Lost: E' Charles Widmore, padre di Penny, suocero di Desmond, il cattivone cacciatore di isole.

#OnceUponATime: E' re George, Azzuro senior, padre del Principe Azzuro. Anche qui abbastanza cattivo. Mai che gli danno la parte del tenero zio coccoloso.



Jorge Garcia

#Lost: E' il porta-sfiga Hugo, chiamo-tutti-coso Reyes.

#OnceUponATime: E' il gigante, della fiaba di Giacomino e il fagiolo Magico.



Rebecca Mader

#Lost: E' Charlotte Lewis, una tipa che va sull'isola per catturare il perfido Linus.

#OnceUponATime: E' la Perfida Strega dell'Ovest, quella verdina del Mago di Oz.



Elizabeth Mitchell

#Lost: Interpreta Juliet Burke, una ricercatrice che finisce sull'isola e viene utilizzata come medico tuttofare.

#OnceUponATime: E' la Regina delle Nevi, un po' ossessionata con la storia che vuole una famiglia... e secondo me lo stai facendo nel modo sbagliato...



Persino nello spin-off Once upon a time in Wonderland ritroviamo una vecchia conoscenza, Naveen Andrews, Sayid in Lost, e Jafar nel mondo delle fiabe.


Ma mi sono tenuta per ultimo, come dessert, il più bravo di tutti, candidato all'oscar come migliore interpretazione...

Il mostro è tornato
Il bello è che non sto scherzando.... il sibilo imbarazzante è davvero lo stesso!



lunedì 24 novembre 2014

#HowToGetAwayWithMurder: le pagelle assassine

Quella birba di Shonda, fino all'ultimo secondo mi ha fatto credere che il finale di puntata fosse abbastanza scontato...ma ormai avrei dovuto imparare a conoscerla, quella vecchia volpe! Me l'hai fatta anche stavolta!
   Dunque visto che l'assassino è stato svelato e che il colpo di scena c'è stato, sono felice di annunciarvi le pagelle assassine!





Sam Keating, 7,5: Il mezzo voto glielo dò solo per le capacità di resurrezione dopo essere caduto di faccia da un paio di rampe. Peccato che non era proprio una personcina a modo, visto che ha accusato sua moglie di essere una sgualdrina vogliosa. Lui. Che alla sua età manda foto falliche a una studentessa. KILL ME BABY ONE MORE TIME.




Nate Leahy, 8. Non solo si è preso il due di picche da Annalise, ma il suo grande tempismo lo spinge a decidere di prendere l'iniziativa per una bella dose di sesso violento contro il muro proprio mentre il povero Sam viene ucciso. Grandissimo. Geniale. SAILOR MOON.



Bonnie Winterbottom, 5:Colei che che ci aveva dato maggiori speranze si è rivelata una grande delusione visto che ha avuto il coraggio di pomiciarsi un presunto assassino e correre dal capo a riferire tutto. E, come se non bastasse, prende l'acuta decisione di andare a letto col più inutile dei cocchi della maestra. PARIS GELLER


Michaela Pratt, 4: Miss So-tutto-io ha scartavetrato i maroni dalla prima puntata e figuriamoci se non doveva commettere qualcosa di così arguto come lasciare il suo anello di fidanzamento come prova dell'assassinio chissà dove nel bosco. O meglio nei sacchi della spazzatura in cui si trovano i pezzettini del cadavere di Sam. FONTANA DI TREVI



Asher Millstone 5,5: Un po' esaltato e del tutto fuori luogo, mentre si sta scatenando l'apocalisse, il nostro figlio del giudice corrotto sa pensare solo al suo trofeo per saltare le interrogazioni. Beh però almeno non va in bianco la notte dell'omicidio! Ti meriti un mezzo voto in più! ALVARO VITALI



Laurel Castillo, 7: E brava Laurel che è capace di: fare la donna gelosa nonostante ci sia un cadavere da nascondere, mentire al suo sedicente uomo e dare consigli a tutti su come gestire il delitto perfetto. SIDDARTHA



Rebecca Sutter 6: Non solo la ragazza si è presa la briga di scovare le prove per incolpare Sam rischiando la vita più e più volte, ma si è pure vista cancellare lo sforzo dall'eccesso di zelo del suo boyfriend. Le volevo dare 7 per meriti, ma la sfiga ha prevalso. HUGO DI LOST


Wes Gibbins 8: Da povero impaurito cuccioletto si trasforma in supereroe prendendo in mano la situazione dolo per difendere l'onore della sua amata senza perdere quel lieve suo candor che lo contraddistingue. POKER FACE



Connor Walsh, 5: Esattamente speculare rispetto a Wes, da freddo e calcolatore si trasforma in donzella in pericolo. RENATO ZERO



Frank Delfino, 2. Frank chi?

Annalise Keating, 9: Abile, spietata, sensuale, calcolatrice in tribunale e peracottara nella vita di coppia, riesce a guadagnarsi il nove per la battuta finale. Vedremo quale sarà il suo piano e se avrà il successo sperato. ELISA DI RIVOMBROSA.





Once Upon a Time: la grande farsa dell'Isola che non c'è.

Forse non tutti sanno che le fiabe, a differenza della versione zuccherosa e melensa di Disney, non sono poi così fiabesche. L'avreste mai detto che, nella versione originale, Biancaneve non viene risvegliata dal bacio-del-vero-amore bensì solo perché la bara in cui era stata posta cade, rotola al suolo, e lei sputa il veleno della mela? Certo non è proprio una bella immagine romantica.


Biancaneve by Dina Goldstein




 E Cenerentola? Il Principe come sappiamo, dopo il ballo, vaga per il regno alla ricerca della sola ragazza che possa calzare la scarpetta di cristallo e le sue sorellastre, alias bigfoot,  per fare in modo di indossarla perfettamente si tagliano le dita dei piedi e il tallone. E certo, chi non lo farebbe!

Cenerentola by Dina Goldstein
   E la Bella addormentata invece si schiaccia proprio un bel pisolino lungo 100 anni prima che il Principe sopraggiunga a salvarla... altro che battaglie con dragoni e rovi intorno alla torre più alta del castello!

 Al di là delle menzogne e dei messaggi subliminali di Disney che ci hanno trasformato in maniaci sessuali e ninfomani, ecco arrivare Edward Kitsis e Howard Horowits, ideatori di Once Upon a Time, nonché unici detentori della verità sul malefico mondo delle fiabe. 






Neverland - L'isola che non c'è

  Accantoniamo i bimbi sperduti vestiti con maxi pigiamoni a forma di animali che saltellano qua e là. Su questa Isola che non c'è in realtà sono mezzi hipster e mezzi punkabbestia e si divertono a combattere con le spade come se non ci fosse un domani perché tanto i loro genitori non lo sanno. Pappappero.




    Wendy Moira Angela Darling, da donzella in età adolescenziale qual è non si fa nessun tipo di problema a seguire chissà dove, appesa a chilometri dal suolo, un ombra, che può entrare e uscire indisturbatamente dalla camera della sua finestra. E' normale che ti meriti di essere rapita.




  Trilli non viene ritratta come una fata bisbetica, bensì come una fata che ha perso le ali e la magia perché nessuno crede in lei. E meno male, perché onestamente il personaggio di Tinkerbell non viene ben tollerato dalla sottoscritta.




 E se Capitan Uncino, viene ritratto sì come un Pirata, ma è anche figo, truccato come Morgan, e in fondo dal cuore tenero e desideroso d'amore, Peter Pan è il cattivone più cattivissimo che c'è, che vuole l'eterna giovinezza, e vuole sterminare tutta la sua famiglia. E' più credibile no?







   A non subire grandi mutazioni di sorta sono quelle sgualdrine delle sirene, sempre un po' gattemorte e abbastanza inutili per lo svolgimento della storia. Come sempre.

Il successo

  Io personalmente non avrei scommesso due centesimi sulla serie tv per la semplice ragione che credevo che le storie d'amore troppo smielate fossero fuori moda ormai. E a quanto pare mi sbagliavo. Probabilmente il tocco magico sta nello stravolgimento dei ruoli,  nel fatto che nulla è come sembra, i buoni non sono poi tanto buoni e i cattivi non sono veri cattivi. E questa non è una fiaba, ma semplicemente la nostra realtà.